Con la Lingua dei Segni, non solo si rende possibile la comunicazione, ma si trasmettono idee, pensieri, un canto ed una poesia. Lo sa bene Lucy, una bimba a cui è stata negata la possibilità di cantare per essere sorda; con perseveranza e fiducia in sé, è riuscita ad esaudire il suo sogno. Lo sa anche Brazzo, il rapper sordo che canta in lingua dei segni, e come lui sono sempre più coloro che si esprimono nella loro lingua madre.
Dalle mani di chi usa la Lingua dei Segni emerge il fascino di una ricca cultura e identità. Non c’è limitazione all’espressione. Con la Lingua dei Segni, la persona sorda canta con le mani, racconta con i segni, intona con l’espressività, trasporta emozioni con il corpo.
Allo stesso modo ascolta con gli occhi, facendosi trasportare dall’eterogeneità comunicativa della Lingua dei Segni.
Abbiamo bisogno di continuare a guardare lontano, ascoltare la voce del silenzio e urlare al mondo con le nostre mani, perché la cultura e il rispetto della diversità siano possibili.
Mis ojos son oidos,
mis manos son mi voz,
las expresiones son los sentimientos
que lleva mi corazon.
Aprile 16, 2019
Progetto